Perché la disclosure AI è diventata obbligatoria
Dal 2 agosto 2025, l’AI Act rende obbligatoria la dichiarazione esplicita dell’uso dell’intelligenza artificiale nei contenuti digitali.
In altre parole, chi crea testi, immagini, video o altri materiali destinati al pubblico deve specificare se e come ha utilizzato strumenti di AI durante la produzione.
Questa dichiarazione prende il nome di disclosure AI.
Non si tratta di un semplice avviso nel footer del sito, ma di un’informazione contestuale, chiara e facilmente comprensibile per chi fruisce il contenuto.
Chi lavora nel mondo digitale come freelance, agenzie, consulenti, studi professionali dovrà presto integrare la disclosure AI nelle proprie pratiche quotidiane. Farlo bene, fin da subito, può fare la differenza tra essere conformi alla normativa o trovarsi in difficoltà.
Quando serve la disclosure AI
La disclosure è obbligatoria ogni volta che:
- un contenuto è accessibile al pubblico (es. sito web, blog, social, newsletter)
- e viene generato, anche solo in parte, con strumenti di intelligenza artificiale
Non importa se l’AI è stata usata solo per l’introduzione di un articolo, per il layout grafico di un post o per suggerire i titoli:
basta che il contenuto finale sia pubblicato e che l’AI abbia contribuito alla sua creazione.
Dove inserirla (e dove no)
✔️ Va inserita:
- In fondo agli articoli del blog
- Nelle landing page con testi generati da AI
- Nei contenuti scaricabili (guide, PDF, whitepaper)
- Nelle immagini e infografiche realizzate con strumenti come Sora o Canva AI
- Nei post social (quando il testo, l’immagine o il copy sono generati con AI)
❌ Non serve inserirla:
- Nei contenuti puramente interni (es. appunti, brainstorming)
- Nei testi scritti interamente a mano
- Nelle email 1:1 o private (ma resta buona prassi nei contenuti automatizzati)
Esempi di disclosure AI efficaci e conformi
La forma della disclosure può essere personalizzata in base al tono del tuo brand, ma deve essere sempre chiara, onesta e verificabile.
Ecco alcune formule che puoi utilizzare:
➤ Per articoli di blog o testi lunghi:
“Questo contenuto è stato redatto con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale, poi revisionato e adattato manualmente.”
“Alcune parti di questo articolo sono state generate con AI (es. ChatGPT) e successivamente curate dal team editoriale.”
➤ Per immagini, grafiche o video:
“Immagine creata con Canva AI – revisione e adattamento manuale.”
“Visual generato con intelligenza artificiale, verificato e approvato prima della pubblicazione.”
➤ Per i post social:
“Il testo è stato redatto con il supporto di AI e poi personalizzato a mano.”
“Questo post è stato generato con AI sotto supervisione umana.”
Puoi scegliere se inserire la disclosure direttamente nel corpo del contenuto, come nota in fondo, oppure come caption o tag ben visibile.
Disclosure e credibilità: non è una scusa, è un segnale
Molti temono che dichiarare l’uso dell’AI possa far sembrare il proprio lavoro “meno autentico”.
In realtà, una disclosure ben formulata è un segnale di trasparenza e autorevolezza.
Chi legge ha il diritto di sapere da dove arriva ciò che consuma online.
E chi crea contenuti ha il dovere di prendersi la responsabilità editoriale di ciò che pubblica, anche se si è avvalso di strumenti tecnologici.
Una buona disclosure non riduce il valore del tuo contenuto.
Lo rende più forte, più affidabile e più coerente con i valori etici del tuo brand.
Disclosure + audit trail: la combinazione ideale
La disclosure è il messaggio rivolto all’esterno.
Ma per essere davvero coerenti (e protetti), è utile mantenere anche una traccia interna del processo creativo.
Questo si chiama audit trail: un registro che documenta quando, come e con quali strumenti hai usato l’AI.
📎 Ne parlo in modo approfondito nell’articolo dedicato a come costruire un audit trail semplice e sostenibile.
Conclusione
La disclosure AI non è solo un obbligo normativo.
È una scelta di trasparenza, responsabilità e coerenza professionale.
Può diventare un elemento distintivo nella tua comunicazione e rafforzare il rapporto di fiducia con il tuo pubblico.
Adottarla fin da subito — in modo chiaro, rispettoso e adatto al tuo stile — ti aiuterà a navigare con serenità questo nuovo scenario regolamentato.
Questo contenuto è stato redatto con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale (ChatGpt) e revisionato e adattato manualmente da me.
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